Io mi chiamo Ape
Di fiore in fiore
costruisco l’amore,
mai dimenticando l’alveare,
le sue celle da sudare, il miele da stillare.
Impollinare, volare, profumare appartengono
alla mia essenza; nella mia leggerezza,
la mia assenza potrebbe
davvero pesare.
Sono l’allarme naturale della terra;
la deforestazione, i veleni, i pesticidi
la mia solitaria, sterminata, stupida guerra.
Muoio nell’indifferenza, pungendo
la stronza violenza dell’uomo.
Io rivedo, io ricordo, io riscrivo ancora i nostri frutti:
la speranza e la dolcezza, la tenerezza e la costanza.
(Poesia di Lorenzo Cioce tutti i diritti riservati)