Oggi voglio parlarti del respiro.
Respirare è importante e invece spesso ce ne dimentichiamo.
Per fortuna l’atto del respirare è un atto involontario che non possiamo non fare.
Se smettessimo di respirare moriremmo entro 3 minuti.
Respirare e respirare bene sono due cose diverse.
Cosa vuol dire?
Nello yoga si dice che il respiro è il nostro maestro perché influenza la mente.
Una buona respirazione ha caratteristiche precise: è lenta e la durata dell’inspirazione è uguale a quella dell’espirazione.
Per farlo si resta concentrati su quello che accade al corpo mentre si respira e si attiva così una magnifica sensazione antistress che contribuisce a calmare la mente.
Come si fa?
Appoggiamo le mani sulla pancia e proviamo a respirare.
Sentiremo gonfiare e sgonfiare l’addome come se avessimo un palloncino dentro.
Nello yoga ci sono tanti tipi di respirazione che permettono di calmare la mente e nutrire tutti i nostri organi.
Ti faccio un esempio di respirazione lenta.
La respirazione lenta può essere paragonata alla preghiera.
Uno studio dell’Università di Pavia del 2001 ha confrontato il flusso sanguigno e la frequenza cardiaca di 2 gruppi di persone ricoprendoli di sensori sul corpo.
Un gruppo recitava i Mantra buddisti e l’altro il nostro Rosario.
Alla fine hanno notato che il numero medio di respiri per ogni gruppo era quasi identico circa 5,5 respiri al minuto.
In conclusione praticando questa respirazione-preghiera il flusso di sangue al cervello aumentava e la circolazione del sangue e il sistema nervoso si coordinavano perfettamente. Quando riprendevano la respirazione spontanea cambiava tutto.
Una curiosità: questo tipo di respirazione è stata utilizzata con successo anche sulle persone sopravvissute all’ 11 settembre che soffrivano di tosse cronica per via dei detriti che avevano respirato durante l’attentato.
Ci sono anche altri benefici: migliore concentrazione, migliore memoria, emozioni più chiare insomma il cervello ringiovanisce, ecco perché respirare bene aiuta il nostro benessere.